L’atto si è verificato nella canonica della chiesa “Maria Santissima della Tagliavia” di Vita, piccolo paesino del trapanese. Dalle prime ricostruzioni dei carabinieri si pensa che il movente del gesto sia scaturito per via di alcune idee espresse dal parroco, don Antonino Aguanno, durante una funzione religiosa. “Mi sento tranquillo, sospetto di tutti come non sospetto di nessuno, anche se non riesco a trovare il significato di tutto ciò”, ha dichiarato il sacerdote.